Un signore si presenta in una stanza con una busta e chiede di poter parlare con un fantomatico Presidente. In quel posto, egli incontrerà il Segretario, il Cuoco ed X. Il Segretario ostacola la sua richiesta.
L’atmosfera è quantomeno strana.
Questo è l’inizio di una serie di dialoghi serrati dove i quattro personaggi si incontrano e si scontrano parlando di “lezioni di democrazia”.
Lo sviluppo drammaturgico è costantemente vivo, grazie a una tensione narrativa che cresce di scena in scena, fino ad approdare ad un finale sicuramente sorprendente.

“La busta" è un testo teatrale che parla di soprusi, di
discriminazioni, di violenza. Esso delinea, attraverso un
testo asciutto e tagliente, un mondo privo di valori e
senza umanità.
Dalla rappresentazione di questa evidente disumanità
nasce la necessità di riflettere sulle ambiguità del
linguaggio e di vigilare sulla portata del loro effetto.

Spiro Scimone (Messina, 1964) è autore e interprete affermato in Italia e all’estero, dove vanta traduzioni e messinscene in francese, tedesco e portoghese, in coppia con l’inseparabile Francesco Sfarmeli.
Spiro Scimone e Francesco Sframeli iniziano il loro percorso artistico nel 1994, anno in cui mettono in scena per la regia di Carlo Cecchi la loro opera prima Nunzio. Seguono Bar, La Festa, Il Cortile, La Busta, Pali e Giù, con i quali conquistano due volte il premio UBU ed altri importanti riconoscimenti anche a livello europeo.